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Risorse Open e Creative commons

Software libero

Il software libero viene pubblicato sotto licenza che ne permette l’uso da parte di chiunque incoraggiandone studio, modifiche e redistribuzione.

Storia

L'idea di software libero nasce agli inizi degli anni ottanta, quando lo sviluppo del software cominciò a passare di mano dalle università alle aziende commerciali per la produzione di software con caratteristiche commerciali (software proprietario) destinati non alla condivisione, ma alla vendita. Questo cambio di filosofia relativamente al bene prodotto pone un pesante freno alla collaborazione che caratterizzava il lavoro di gran parte dei programmatori e dei sistemisti dell'epoca, soprattutto a causa dei patti di non divulgazione che le aziende facevano firmare ai programmatori che assumevano allo scopo di proteggere i propri investimenti.
In realtà il software commerciale è sempre esistito, ma con il passare del tempo il diventa sempre più complesso e difficile da realizzare e le aziende iniziano a non distribuire i sorgenti dei programmi per non avvantaggiare la concorrenza, utilizzando a questo scopo le leggi sul copyright. 
Nel 1983 nasce il Progetto GNU con l'intenzione di creare un sistema operativo completamente libero. Grazie alla collaborazione di molti sviluppatori volontari, all'uso di Internet per la coordinazione del progetto e al kernel Linux di Linus Torvalds, da cui nel 1991 GNU/Linux, un clone di UNIX liberamente distribuibile e modificabile.
GNU/Linux Stickers
GNU/Linux Stickers

Le "quattro libertà

Secondo Richard Stallman e la Free Software Foundation da lui fondata, un software si può definire libero solo se garantisce quattro "libertà fondamentali":
  • Libertà 0: Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
  • Libertà 1: Libertà di studiare il programma e modificarlo.
  • Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
  • Libertà 3: Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.
Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà. In particolare, se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle spese di distribuzione a chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso.

Logo Free Software Foundation
Logo Free Software Foundation

Licenze d'uso libere

Buona parte del software libero viene distribuito con la licenza GNU GPL , scritta da Richard Stallman e Eben Moglen per garantire legalmente a tutti gli utenti le quattro libertà fondamentali.
  • GNU GPL (GNU General Public License):   la licenza GPL , per quanto concerne la sviluppo del software, viene considerata una delle più restrittive, poiché impone che necessariamente ogni prodotto software derivato - ovvero, che modifica o usa codice sotto GPL - venga a sua volta distribuito con la stessa licenza. Un esempio è il software usato per il software MediaWiki.
  • GNU LGPL (GNU Lesser General Public License):  è simile alla precedente ma  meno restrittiva e  permette di utilizzare il codice anche per l’elaborazione di software proprietario e sotto altre licenze opensource, purché le parti coperte da LGPL - anche se modificate - vengano comunque distribuite sotto la medesima licenza. In genere è utilizzata per librerie software.
  • Apache License : prodotta dalla Apache Software Foundation la versione 2 di questa licenza è compatibile con la GPL versione 3 ma non con la GPL versione 2. L'Apache License considera un prodotto derivato alla stregua della LGPL, ma è più liberale nella concessione delle proprietà intellettuali.
Non tutte le licenze ritenute libere sono compatibili tra di loro. In alcuni casi non è possibile prendere due sorgenti con  licenze libere diverse  ed unirle per ottenere un prodotto unico.
Le varie licenze libere possono contenere ulteriori limitazioni per alcune situazioni particolari; per esempio la GPL prevede che si possa esplicitamente vietare l'uso del software nelle nazioni dove tale licenza non è valida o dove dei brevetti software impediscono la distribuzione di tale software.
Le licenze d'uso non vietano in genere di vendere software libero e di solito non stabiliscono minimamente il possibile prezzo di vendita.

Open Source

Open source
I programmi Open source (codice sorgente aperto), sono software a cui, gli autori e/o proprietari dei diritti di autore, permettono e favoriscono il libero accesso per lo studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questa libertà d'uso è garantita dall'applicazione di apposite licenze d'uso.
Internet ha notevolmente agevolato e incrementato la nascita di comunità virtuali intorno ai progetti open source perché permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
Alla filosofia del movimento open source si ispira il movimento open content (contenuti aperti): in questo caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. Attualmente l'open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo di una nuova concezione della vita, aperta e refrattaria ad ogni oscurantismo, che l'open source si propone di superare mediante la condivisione della conoscenza.
Logo Open Source
Logo Open Source

Differenze fra Software libero e Open Source

Essendo la disponibilità del codice sorgente uno dei requisiti fondamentali che accomuna il software libero ed il software open source, spesso si è indotti a considerare i due concetti equivalenti, ma in realtà non lo sono.
Un software è open source se i termini secondo i quali viene distribuito rispondono alla Open Source Definition dell'Open Source Initiative (OSI): in particolare, se una licenza rientra in tale definizione, allora tale licenza può essere dichiarata licenza open source. La definizione potrebbe cambiare nel tempo e quindi è possibile che una licenza attualmente open source non lo sia nel futuro o viceversa. OSI è anche l'organizzazione che su richiesta certifica con il relativo marchio registrato il fatto che una licenza sia effettivamente aderente alla Open Source Definition.
Una licenza invece è libera se e solo se rispetta le quattro libertà fondamentali. Pertanto se una versione di una licenza è libera, allora lo sarà per sempre.
Il software libero inoltre non deve essere confuso con il software freeware, che è distribuibile gratuitamente, ma che non è né software libero né open source: il software libero infatti non è detto che sia gratuito ovvero può anche essere a pagamento e il termine free in inglese va inteso in italiano appunto come libero, nel senso dei principi suddetti, e non gratuito.
In ogni caso, gli insiemi di applicativi designati da software libero e open source coincidono a meno di poche eccezioni. La differenza fondamentale è nel tipo di approccio: parlando di software libero si pone l'accento sugli aspetti sociologici ed etici che sono volutamente rimossi nella visione open source.

Open Source definition

Secondo la Open Source Definition affinché si possa parlare di una licenza open source è necessario che tale licenza soddisfi contemporaneamente tutte le condizioni sotto indicate.
  1. Ridistribuzione libera. La licenza non può impedire ad alcuna parte in causa la vendita o la cessione del software. Chiunque deve poter fare tutte le copie che vuole, venderle o cederle, e non deve pagare nessuno per poter fare ciò.
  2. Codice sorgente. Il programma deve includere il codice sorgente. Codice deliberatamente offuscato non è ammesso. Questo in quanto il codice sorgente è necessario per modificare o riparare un programma.
  3. Opere derivate. La licenza deve permettere modifiche e opere derivate e deve consentire la loro distribuzione sotto i medesimi termini della licenza del software originale, in quanto il software serve a poco se non si può modificare per fare la manutenzione ad esempio per la correzione di errori o il porting su altri sistemi operativi.
  4. Integrità del codice sorgente dell'autore. La licenza può proibire che il codice sorgente venga distribuito in forma modificata solo se la licenza permette la distribuzione di pezze ("patch file") con il codice sorgente allo scopo di migliorare il programma al momento della costruzione.
  5. Nessuna discriminazione contro persone o gruppi. La licenza deve essere applicabile per tutti, senza alcuna discriminazione per quanto nobile possa essere l'obiettivo della discriminazione. Ad esempio non si può negare la licenza d'uso neanche a forze di polizia di regimi dittatoriali.
  6. Nessuna discriminazione di settori. Analogamente alla condizione precedente, questa impedisce che si possa negare la licenza d'uso in determinati settori, per quanto questi possano essere deplorevoli. Non si può dunque impedire l'uso di tale software per produrre armi chimiche o altri strumenti di distruzione di massa.
  7. Distribuzione della licenza. I diritti relativi al programma devono applicarsi a tutti coloro ai quali il programma sia ridistribuito, senza necessità di esecuzione di una licenza aggiuntiva.
  8. La licenza non dev'essere specifica a un prodotto. I diritti relativi a un programma non devono dipendere dall'essere il programma parte di una particolare distribuzione di software.
  9. La licenza non deve contaminare altro software. La licenza non deve porre restrizioni ad altro software che sia distribuito insieme a quello licenziato.
  10. La licenza deve essere tecnologicamente neutra. Nessuna clausola della licenza deve essere proclamata su alcuna singola tecnologia o stile di interfaccia.

  

Creative commons

Creative Commons (CC) è un'organizzazione non profit con sede a Mountain View (USA) dedicata ad ampliare la gamma di opere creative disponibili alla condivisione e all'utilizzo pubblici in maniera legale. Rende possibile il riuso creativo di opere dell'ingegno altrui nel pieno rispetto delle leggi esistenti.
L'organizzazione ha pubblicato diversi tipi di licenze note come licenze Creative Commons (CC). Queste permettono ai creatori di scegliere e comunicare quali diritti riservarsi e a quali diritti rinunciare a beneficio dei destinatari. Le licenze forniscono un modo semplice e standardizzato per dare pubblicamente il permesso di condividere e utilizzare il lavoro creativo in base alle condizioni stabilite dai creatori.
La missione di Creative Commons è ben rappresentata dal logo dell'organizzazione (CC), che rappresenta una via di mezzo tra:
  • il rigido modello del copyright (C) (Tutti i diritti riservati, All rights reserved) 

e quello invece di :
  • pubblico dominio (PD) (Nessun diritto riservato, No rights reserved), 

introducendo il nuovo concetto appunto di:
  • alcuni diritti riservati (some rights reserved).


Tabella  tipologia licenze creative commons
Tabella  tipologia licenze creative commons


Fonte: la fonte dei testi contenuti in questa pagine è Wikipedia sulla quale è possibile approfondire gli argomenti trattati.


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